Rischi impiantistici e ambiente di lavoro

Valutazioni dei rischi di impianti industriali secondo le norme tecniche più aggiornate e definizione di misure di miglioramento.

Gli impianti industriali richiedono specifiche valutazioni dei rischi, i cui criteri sono definiti da normative tecniche puntuali. I nostri tecnici della sicurezza, in collaborazione con la nostra Area Ingegneria, sono in grado di:

  • effettuare una corretta valutazione dei rischi, secondo le norme tecniche più aggiornate;
  • definire misure di miglioramento impiantistico, anche a livello progettuale;
  • supportare responsabili e addetti alla manutenzione nella definizione di piani di controllo e manutenzione.

Valutazione rischio incendio

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 prevede che sia valutato il rischio d’incendio nei luoghi di lavoro. Per una corretta valutazione di tale rischio, è necessario tenere in considerazione:

  • i criteri stabiliti dalla specifica normativa, in particolare il D.M. 03/09/2021;
  • le prescrizioni derivanti dalla pratica di prevenzione incendi, per le attività soggette a D.P.R. 151/2011. 

Una corretta valutazione del rischio incendio permette di individuare le sorgenti di rischio in modo puntuale, sia a livello impiantistico che di tipologia di lavorazioni, con conseguente miglioramento della sicurezza dei beni aziendali, oltre che dei lavoratori.

La nostra attività può essere così riassunta:

  • sopralluogo per la mappatura di impianti e attività che possano comportare la presenza di fonti di rischio incendio;
  • analisi della pratica di prevenzione incendi, al fine di valutarne la rispondenza con la situazione aziendale in esame;
  • la valutazione del rischio incendio per area aziendale o compartimento, attraverso schede di valutazione che considerano le caratteristiche degli ambienti di lavoro, la tipologia di impianti presenti e le lavorazioni svolte; 
  • elaborazione della relazione di valutazione con classificazione dei luoghi di lavoro;
  • supporto nella definizione e implementazione di azioni di miglioramento, sia tecniche che procedurali, con successivo aggiornamento della valutazione.

Valutazione rischio da atmosfere esplosive (ATEX)

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 prevede che sia valutato il rischio da formazione di atmosfere esplosive (ATEX) nei luoghi di lavoro. Nell’approcciare tale rischio, in realtà è necessario: 

  • classificare le aree aziendali, ossia ripartire in zone le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive;
  • valutare il rischio ATEX elaborando il “documento sulla protezione contro le esplosioni”. 

Si tratta pertanto di una valutazione complessa, che va elaborata seguendo precise norme tecniche per gas e polveri esplodenti. Una corretta valutazione del rischio ATEX permette di individuare le sorgenti di rischio in modo puntuale, sia a livello impiantistico che di tipologia di lavorazioni, con conseguente miglioramento della sicurezza dei beni aziendali, oltre che dei lavoratori.

La nostra attività può essere così riassunta:

  • sopralluogo per la mappatura di impianti e attività che possano comportare la presenza di fonti di rischio ATEX;
  • la classificazione delle aree aziendali, con elaborazione planimetrica sia generale che di dettaglio delle singole sorgenti;
  • la valutazione del rischio ATEX per area aziendale, impianto o sorgente, attraverso schede di valutazione che considerano le caratteristiche degli ambienti di lavoro, la tipologia di impianti presenti e le lavorazioni svolte; 
  • elaborazione della relazione di valutazione con definizione di un livello di rischio per ciascuna area aziendale;
  • supporto nella definizione e implementazione di azioni di miglioramento, sia tecniche che procedurali, con successivo aggiornamento della valutazione.

A margine, o contestualmente, alla valutazione del rischio ATEX, i nostri tecnici specializzati, grazie alla collaborazione con laboratori nazionali e internazionali, sono in grado di proporre un iter di analisi per la corretta valutazione circa l’esplosività delle polveri.

Valutazione rischio elettrico

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 prevede che sia valutato il rischio elettrico. La valutazione va eseguita sulla base dei criteri definiti dalle norme CEI di riferimento. Nell’approcciare tale rischio, è necessario considerare: 

  • l’impianto elettrico e il suo grado conformità;
  • gli eventuali lavori elettrici che possono essere svolti durante l’attività lavorativa. 

Una corretta valutazione del rischio elettrico permette di individuare eventuali criticità sia a livello impiantistico che di tipologia di lavorazioni, con conseguente miglioramento della sicurezza dei beni aziendali, oltre che dei lavoratori.

La nostra attività può essere così riassunta:

  • acquisizione i dati documentali degli impianti, disponibili presso l’azienda: dichiarazioni di conformità (Di.Co.) degli impianti elettrici e/o dichiarazioni di rispondenza (DI.RI.), documentazione relativa agli impianti di messa a terra, ed eventuali impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;
  • elaborazione una valutazione che tenga conto delle diverse tipologie di rischio elettrico: diretto degli operatori su impianti e macchinari, rischio generico sui lavoratori e rischio inerente gli addetti alla manutenzione elettrica;
  • riepilogo delle misure correttive, con indice delle priorità e dei tempi di adeguamento in funzione del rischio rilevato;
  • redazione procedure per lavori fuori tensione, lavori in tensione ed in appalto per imprese esterne;
  • indicazione di dispositivi di protezione individuali e collettivi da utilizzare per il personale addetto;
  • valutazione del rischio residuo;
  • indicazioni per la qualifica del personale (PES, PAV, ecc.) nonché modelli di lettere di conferimento dell’incarico al personale;
  • predisposizione di un programma formativo e erogazione di specifica formazione ed addestramento.

I nostri progettisti possono inoltre dare supporto operativo per la progettazione impiantistica degli interventi di miglioramento.

Valutazione rischio fulminazione

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 prevede che sia valutato il rischio di fulminazione da scariche atmosferiche, che possono interessare i fabbricati aziendali e le eventuali strutture annesse. La valutazione va eseguita sulla base dei criteri definiti dalle norme CEI di riferimento. 

La valutazione del rischio fulminazione deve tener conto dei valori di NG (valutazione della densità di fulminazione al suolo - Ground flash density) ottenuti da sistemi di rilevazione fulmini (LLS) e delle caratteristiche relative alla struttura, agli impianti, alle linee entranti e delle apparecchiature.

I livelli di rischio calcolati si suddividono in : R1: rischio di perdita di vite umane, R2: rischio di perdita di servizi pubblici, R3 rischio di perdita di patrimonio culturale insostituibile, R4: rischio di perdita di valore economico (della struttura, del suo contenuto e/o dell'attività).

Se il rischio di fulminazione calcolato risulta minore rispetto al livello di rischio tollerabile (RT), allora non è necessario installare protezioni dai fulmini.

In caso contrario, invece, bisognerà adottare idonee misure volte ad abbassare tale rischio sotto la soglia prevista.

Ecoricerche, oltre alla succitata valutazione del rischio, è in grado di supportare le aziende nell’implementazione di soluzioni tecniche atte alla protezione dell’edificio e di tutti i suoi occupanti.

La nostra attività può essere così riassunta:

  • sopralluogo per la verifica dell’immobile e per la raccolta dei dati necessari ai fini della valutazione e la successiva redazione della valutazione dei rischi;
  • eventuali progettazioni di impianti e/o sistemi di protezione

Valutazione rischio sismico

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 prevede che siano valutati tutti i rischi nei luoghi di lavoro. Uno dei rischi presenti è senz’altro il rischio legato alla vulnerabilità sismica degli edifici. Il percorso di valutazione che proponiamo è ispirato alla NTC (Norme Tecniche Costruzioni).

Valutare il rischio sismico può essere un percorso più o meno complesso, a seconda degli obiettivi che si vogliono perseguire e del grado di dettaglio richiesto. Si tratta comunque di una valutazione importante, che permette di individuare eventuali interventi necessari per il miglioramento della sicurezza dei beni aziendali, oltre che dei lavoratori.

I nostri tecnici e progettisti sono in grado di strutturare percorsi valutativi su più livelli, quali:

  • il calcolo degli stati limite sismici probabilistici;
  • la valutazione “speditiva” della vulnerabilità sismica,
  • la valutazione “analitica” ai sensi delle predette NTC.

La nostro struttura è inoltre in grado effettuare la determinazione della categoria di profilo stratigrafico del suolo, anche mediante prove strumentali.

Validazione delle scaffalature

Le scaffalature sono un’attrezzatura pressoché onnipresente in qualsiasi contesto industriale, logistico e commerciale. È necessario quindi porvi particolare attenzione, in quanto la frequenza di utilizzo e i carichi sopportati dalle strutture possono essere fonte di rischi importanti, sia per i beni aziendali che per i lavoratori. 

La normativa inerente le scaffalature metalliche è complessa. Norme tecniche specifiche definiscono infatti i requisiti per la progettazione, l’utilizzo e la manutenzione delle scaffalature metalliche, ossia dei “Sistemi di stoccaggio statici in acciaio”. Inoltre, ai sensi del Testo Unico D.Lgs. 81/2008, le scaffalature rientrano tra le attrezzature di lavoro e quindi devono rispettare le specifiche stabilite dal decreto medesimo.

In aggiunta, le scaffalature possono far parte di macchine (e quindi rientrare nella “Direttiva Macchine”) e avere caratteristiche antisismiche (e quindi rientrare nelle “Norme Tecniche di Costruzione”). Queste ultime due fattispecie richiedono analisi ancora più particolareggiate.

Per quanto riguarda le scaffalature intese come attrezzature, il suddetto complesso quadro può essere riassunto in quattro fasi successive, dette Validazioni. Esse sono:

  • Validazione statica;
  • Validazione di montaggio;
  • Validazione documentale;
  • Validazione d’uso.

Le prime tre sono da svolgersi una tantum, nelle fasi di acquisto e installazione delle scaffalature, e sono di norma a carico del produttore e dell’installatore. Qualora l’utilizzatore non sia in possesso della relativa documentazione, dovrà provvedere a validare egli stesso le scaffalature. 

La quarta validazione è da svolgersi ad intervalli regolari non maggiori di 12 mesi (UNI EN 15635), a cura di un esperto validatore.

Il nostro servizio ingegneristico è in gradi di fornire supporto e consulenza sulla corretta gestione delle scaffalature metalliche, dai calcoli strutturali alle validazioni d’uso.

Viabilità aziendale

Il Testo Unico D.Lgs. 81/2008 pone l’attenzione sulla corretta gestione della vie di circolazione aziendali, sia per quanto concerne le lavorazioni ordinarie che per la gestione di eventuali situazioni di emergenza.

Una corretta gestione della viabilità aziendale permette quindi di ridurre i rischi infortunistici (soprattutto nei contesti nei quali vi è promiscuità tra lavoratori e mezzi di movimentazione) e garantire la pronta risposta in caso di emergenza.

La nostra attività può essere così riassunta:

  • sopralluogo per la mappatura delle aree aziendali e dei loro utilizzi;
  • elaborazione di un progetto di viabilità aziendale, con individuazione della segnaletica orizzontale e verticale necessaria.

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