Il 29 maggio 2025, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha annunciato la messa a disposizione del software ROCKS (Risk Ordering for Contamination Key Sites), uno strumento innovativo progettato per supportare le amministrazioni pubbliche nella pianificazione degli interventi di bonifica dei siti potenzialmente contaminati.
Questo software, sviluppato interamente da un team ISPRA tutto al femminile, rappresenta un'eccellenza della ricerca italiana nel campo della gestione ambientale.
La presentazione ufficiale di ROCKS è avvenuta durante un convegno tenutosi presso la sede di ISPRA a Roma e trasmesso anche online, durante il quale è stato illustrato il "Manuale operativo dei criteri nazionali di priorità di intervento per i siti potenzialmente contaminati". Questo manuale descrive il modello di screening nazionale risk-based e fornisce le linee guida per l'utilizzo del software applicativo ROCKS.
Lo strumento
ROCKS si basa su un modello di screening nazionale risk-based, conforme a quanto richiesto dall'articolo 199, comma 6, lettera a) del D.Lgs. 152/2006.
Il software consente di attribuire a ciascun sito un punteggio di rischio, l'Indice di Rischio Relativo, permettendo così di definire una graduatoria delle priorità di intervento.
Questa metodologia è stata elaborata da ISPRA con il supporto delle Regioni, delle ARPA e di altre amministrazioni, tenendo conto delle specificità dei vari territori.
Il software è stato già testato sul campo in sette aree regionali e in un ambito comunale, dimostrando la sua efficacia nel supportare la pianificazione regionale degli interventi di bonifica prioritari.
Obiettivo
L'utilizzo di ROCKS può contribuire a ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili, coniugando la tutela della salute pubblica e dell'ambiente con la promozione dello sviluppo sostenibile. In particolare, lo strumento è utile nei cosiddetti "siti orfani", dove il responsabile dell'inquinamento non è identificabile o non può provvedere all'avvio dei procedimenti di bonifica, e quindi è il pubblico che deve prendere in carico la bonifica.
Per maggiori informazioni consulta il sito dell'ISPRA.
