Analisi e valutazioni dei rischi derivanti dalle condizioni o dagli ambienti di lavoro, e per specifiche categorie di lavoratori.
La gestione dello stress lavoro-correlato rappresenta una delle sfide principali con cui le aziende hanno necessità di confrontarsi, in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone.
La definizione di stress lavoro-correlato, come descritto dall’art. 3 dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 recepito in Italia dall’Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008, è la seguente: “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro”; è quindi necessario, per adempiere a questo obbligo, identificare e valutare la presenza di eventuali fattori stressogeni direttamente correlati al contesto e al contenuto del lavoro.
La nostra valutazione, tiene conto delle indicazioni previste nella metodologia predisposta dall’INAIL e pubblicata nel settembre 2017 “Manuale ad uso delle aziende in attuazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.”.
Come per tutti gli altri fattori di rischio, il processo di valutazione deve essere condotto dal datore di lavoro avvalendosi del RSPP e con il coinvolgimento del Medico competente e previa consultazione del/i RLS, si basa su indici oggettivi e verificabili, mediante check-list, rispetto a tre aspetti fondamentali:
La valutazione inerente gli aspetti relativi al Contesto del lavoro e al Contenuto del lavoro deve essere condotta su gruppi omogenei di lavoratori, coinvolgendo direttamente il/gli RLS o, se possibile, un gruppo rappresentativo di lavoratori.
A questa prima fase, in relazione agli esiti risultanti dalla valutazione specifica, possono seguire degli approfondimenti per meglio comprendere le cause della presenza di questi fattori stressogeni e quindi identificare quali misure di prevenzione e protezione siano da adottare per eliminarli o ridurli al minimo.
La seconda fase generalmente è condotta da un professionista del settore, un psicologo del lavoro, che valuta la percezione soggettiva dei lavoratori tramite questionari, focus group, interviste semistrutturate o altri strumenti ritenuti idonei allo scopo.
Ecoricerche ha le competenze per eseguire, attraverso i propri tecnici, sia le valutazioni previste nella prima fase (tramite apposite check-list) che gli approfondimenti descritti per la seconda fase.
Il D.Lgs. 81/2008 definisce la necessità di valutare tutti i rischi che possono influenzare la salute e sicurezza dei lavoratori. Tra questi rientrano anche i rischi legati all’esecuzione di attività lavorative all’interno di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento. Le imprese e i lavoratori che svolgono attività lavorative in questi ambienti devono inoltre rispettare anche un Decreto specifico, il DPR 177/2011.
Il servizio di Ecoricerche prevede:
ll DUVRI, acronimo di Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, è lo strumento previsto dall'art. 26 del D.Lgs. 81/08 che consente al Datore di Lavoro committente di gestire i rischi di natura interferenziale con fornitori e imprese appaltatrici.
Al giorno d’oggi, sempre più aziende necessitano, per motivi organizzativi, di affidare l’erogazione di determinati servizi ad appaltatori esterni, trovandosi così a dover coordinare le attività di varie imprese.
Ecoricerche può fornire supporto e consulenza per:
L’art. 28 del D.Lgs. 81/08 prescrive che la valutazione dei rischi comprenda anche quelli collegati alle lavoratrici in stato di gravidanza, come previsto dallo specifico D.Lgs. 151/2001.
Per la valutazione, vengono confrontati gli esiti delle valutazioni dei rischi specifici precedentemente svolte, con le particolari condizioni di rischio previste dal succitato Decreto, tenendo in considerazione inoltre, alcune Linee Guida Regionali. Ciò al fine di dare un primo giudizio sulla compatibilità con lo stato di gravidanza e/o allattamento, individuando le corrette misure di gestione.
Nel caso di lavori vietati in periodo di gravidanza, il datore di lavoro può valutare di:
Attualmente non esiste una norma che regolamenti in modo specifico il lavoro in solitario. Il D.Lgs. 81/08, infatti, esplicita l'obbligo di vigilanza di terzi durante Io svolgimento di determinate attività solo per alcune particolari condizioni di lavoro (come ad esempio, in specifici casi di utilizzo di scaleo di effettuazione di lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento).
La nostra attività può essere così riassunta:
Il D.Lgs. 81/2008 prevede tra le altre cose, la valutazione legata alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi. Tali condizioni sono “trasversali” ai rischi normalmente valutati, potendo influire sugli stessi oltre che richiedere la necessità di interventi mirati.
L’abilità e la competenza di Ecoricerche consistono in:
Qualunque sia la sfida in materia di Ambiente, Sicurezza, Sostenibilità e Formazione, sapremo trovare una soluzione su misura per lo sviluppo della tua azienda.
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